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Itinerario paesaggistico e faunistico ad anello
Dalla sede del Parco, saliamo sul percorso pedonale sull'argine del Po di Goro, Il tratto interessato da questo itinerario è antecedente al Taglio di Porto Viro attuato dai Veneziani all’inizio del 600 esso è pertanto il ramo più antico fra quelli ancora attivi. Con il suo andamento sinuoso ed i suoi meandri è testimone dell’evoluzione naturale di un fiume prima dell’intervento dell’uomo nel forzarne il corso con opere di rettifica, di inalveazione e di regimazione. La sua biforcazione avviene a Santa Maria in punta un luogo in cui ciò che rimane dell’antico abitato è testimone della vita lungo il fiume nei secoli scorsi e dovrebbe essere conservato più gelosamente assieme ai resti delle ultime fornaci, che un tempo erano così numerose nella zona da dare il none al ramo più settentrionale del Po, tanto temuto dalla Serenissima, Il Po delle Fornaci appunto. Fra Corbola e Taglio di Po ci si imbatte in Ca’ Zen antica nobile dimora del patriziato veneziano che coniugava villeggiatura estiva e controllo dei propri interessi sulle estese proprietà terriere. Da Taglio di Po si può arrivare sino a Ca’ Vendramin, dove sorge il Museo Regionale della Bonifica, reso possibile dall’attento recupero del grande complesso idrovoro omonimo che, sul finire dell’800 ha consentito di bonificare il comprensorio dell’Isola di Ariano, rendendo abitabili e coltivabili sconfinate estensioni di terreni fino a quel momento ancora improduttivi. I percorsi alternativi permettono, servendosi di vecchie vie su antiche dune costiere utilizzate sin dal tempo dei romani e nel medioevo, di giungere nuovamente sul Po di Goro a San Basilio, importante sito archeologico con una bella mostra di recenti ritrovamenti e una caratteristica chiesetta romanica sopra una duna, ancora pochi km e si ritorna la punto di partenza.