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Terre d'acqua, terre nell'acqua, Delta del Po e Venezia

Il primo sito tematico italiano candidato a Marchio Patrimonio Europeo

( Porto Viro, 16 Novembre 2020 )

Nel 2011 l’Unione Europea ha istituito il Marchio del Patrimonio Europeo assegnato ai territori che meglio di altri sono rappresentativi del patrimonio culturale con elementi tangibili di comunanza e di unitarietà delle culture dell’UE. Per la prima volta nella storia italiana del Marchio del patrimonio europeo è stata presentata la candidatura di un sito tematico nazionale, denominato “Terre d’acqua, terre nell’acqua, Delta del Po e Venezia”, coordinato dal Parco Regionale Veneto del Delta del Po e comprendente i Musei archeologici nazionali di Adria (Rovigo), di Altino con la relativa Area archeologica (Quarto d’Altino, Venezia), e di Venezia - tutti afferenti alla Direzione regionale Musei del Veneto MiBACT - nonché il Museo civico Delta antico di Comacchio (Ferrara).

I proponenti sono sicuri che questo sito tematico risponde agli obiettivi del Marchio che ha lo scopo di valorizzare le aree europee; soprattutto quelle che permettono di favorire la conoscenza e la comprensione reciproca fra cittadini europei, che promuovono il dialogo interculturale e lo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione. Queste aree, infatti, operano nel rafforzare l’identità europea consolidando il senso di appartenenza sulla base dei principi condivisi e del rispetto dei diritti umani.

Quest’anno, in totale, sono sei i progetti di candidatura che dovranno passere, da prima, il vaglio della commissione istituita dal Segretariato generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Oltre al sito tematico che vede capofila il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, vi sono due siti archeologici, il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli (Roma), di pertinenza dell’Istituto autonomo MiBACT Villa Adriana e Villa d’Este, e l’Area archeologica di Paestum (Capaccio Paestum, Salerno), afferente al Parco archeologico di Paestum e Velia, sempre del MiBACT. Vi è, poi, il sito urbano della Città di Sarzana-centro storico, presentato dall’omonimo comune in provincia della Spezia, e due luoghi della memoria: quello del Parco letterario Ernst Bernhard – Campo di internamento Ferramonti di Tarsia, candidatura avanzata per la seconda volta dal comune di Tarsia (Cosenza), e quello di Ventotene, presentato dal medesimo comune in provincia di Latina.

La Commissione ministeriale del MiBACT, entro l’8 febbraio 2021, dovrà valutare i siti migliori dal punto di vista della rilevanza europea, della qualità progettuale e della capacità operativo-gestionale, scegliendo al massimo due candidature da presentare alla Commissione europea che delibererà entro il 1° marzo 2021. A sua volta la Commissione selezionerà un solo sito perché, come stabilito dalla decisione istitutiva del Marchio del patrimonio europeo, ogni Stato membro vedrà riconosciuta una sola area per ogni sessione. Ad oggi, con i nuovi vincitori, sono 48 i siti europei ad essersi aggiudicati il Marchio. In Italia hanno già ricevuto il riconoscimento il Forte Cadine, il Museo Casa De Gasperi e Ostia Antica.

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